Nome Varietà: FARRO LUNGO (melanopus Koern. del Triticum durum DESF.)
Altri nomi: Perciasacchi, Strazzavisazzi, Perciabisazzi, Gnolu, Farruni, Vittorio Emanuele III, S. Alessio)
Si hanno notizie storiche a partire dal 1809 con l'Abate Paolo Balsamo, inoltre ne parlano nel 1927 ne "I Grani D'Italia" Emanuele De Cillis e nel 1930 nei "Frumenti siciliani, Gregorio Bufalino. Ulteriori approfondimenti ci sono forniti da Ugo De Cillis ne "I frumenti siciliani."
Le zone di origine, di diffusione e coltivazione, tradizionalmente riconosciute, ricadono nelle aree interne di collina e alta collina delle provincie di: Palermo, Catania, Enna, Caltanissetta, Siracusa, Messina.
Il Farro Lungo, comunemente chiamato Perciasacchi o Strazzavisazzi, deve il suo nome alla forma appuntita dei semi che foravano i sacchi di juta, un tempo usati per la conservazione del raccolto. È un grano duro siciliano, tradizionalmente coltivato nelle aree collinari dell’entroterra.
La pianta sfrutta al meglio le risorse di acqua, luce e nutrienti ed è più resistente verso le infestanti: ciò consente una coltivazione a basso impatto ambientale compatibile con il consumo locale e con le piccole economie rurali.
Gli sfarinati di Perciasacchi hanno alti contenuti proteici e, quindi, di glutine ma dalla scarsa forza (basso indice di glutine), che li rende probabilmente più digeribili e adatti anche alle persone sensibili al glutine.
Inoltre, il glutine non molto tenace rende il Perciasacchi un grano adatto alla panificazione, per impasti facili da lavorare ed alla pastificazione.
Ha inoltre un alto contenuto di microelementi, come il selenio, il ferro e lo zinco, è ricco di fibre, che hanno una comprovata efficacia nel controllo del colesterolo e della glicemia, contribuendo a prevenire numerose patologie, e polifenoli che contrastano i radicali liberi.
Era pregiata e ricercata per la produzione di pasta. Si adatta anche alla produzione di pane.
Caratteri Morfologici:
Giovani cespi eretti; foglie verde scuro, glabre, a margini scabri; guaine verdi con lineature rosee, glabre; auricole rosse, glabre.
Paglia gialla scura, rigida e tenace; ultimo internodo semi pieno.
La spiga, che raggiunge anche i 10 cm, è aristata, di colore chiaro, mediamente compatta, piramidale/oblunga sulla faccia e parallela o fusiforme sul profilo a sezione leggermente appiattita sui profili. Semidensa, eretta a maturità; rachide rigida e tenace.
Le ariste, brune alla base e chiare all'apice, hanno una lunghezza più lunga della spiga.
La luma, di colore chiaro, è pubescente, molto allungata con il margine del mucrone colorato di nero.
La cariosside, ambra, è grande e molto lunga con peluria nella parte posteriore, più o meno gibbosa, con caratteristica incavatura nel profilo della faccia ventrale; embrione di media grandezza; pennello esteso di media lunghezza; solco stretto e di media profondità, a bordi più o meno angolosi; struttura vitrea.
Glume pubescenti con pelosità più lunga e più diffusa sul margine esterno e sulla carena, cremee, lunghissime e larghe; spalla di media larghezza, obliqua, con dente poco rilevato e leggermente sporgente; mucrone stretto, dritto, accuminato, lungo mm. 2 a 4.
Caratteri Biologici:
È una varietà molto esigente e preferisce terreni freschi e profondi.
La varietà locale Farro Lungo è una varietà mediamente tardiva (maturazione: 131 g dalla semina), adatta quindi ad ambienti di collina e alta collina.
Scarsamente produttiva; fioritura e maturazione a ciclo medio.
Mediamente resistente all'allattamento; suscettibile alla stretta; molto suscettibile alle ruggini; suscettibile al mal del piede; resistente al carbone.
A piena spigatura la pianta è alta tra i 120-125 cm compresa la spiga.
Caratteri Tecnologici - Caratteristiche della granella:
Peso ad Hl. valore medio: 73,2 - estremi 70,7 - 75,4
Peso di 1000 semi valore medio: 37,9 gr - estremi 29 - 41,8