Il nostro sito utilizza i cookies - alcuni sono essenziali al funzionamento del sito, altri ci aiutano a migliorare l'esperienza utente. Utilizzando questo sito, state consentendo l'uso di questi cookie. Per ottenere maggiori informazioni, vi preghiamo di leggere la nostra informativa sulla privacy.


Our site uses cookies – some are essential to make the site work; others help us improve the user experience. By using the site, you consent to the use of these cookies. To learn more about cookies, please read our privacy statement.

 

Confezione da: 500 g

Prezzo per confezione: 6,00 € 

CECE NERO RUGOSO SICILIANO "Lapillo".

Varietà: Cicer arietinum L.

Ingredienti: Ceci.

Può contenere tracce di favesoia, grano, orzo.

Coltivato in Sicilia

 

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI
NUTRITION INFORMATION
(valori medi per: / average values per: 100 g)
Energia / Energy   1531 kJ 
363 kcal
Grassi totali / Total fats
                      di cui acidi grassi saturi / of which saturated
4,9 g
0,63 g
Carboidrati / Carbohydrates
                      di cui zuccheri / of which sugars
54,3 g
3,7 g
Fibre / Fibers 13,8 g
Proteine / Proteins 21,8 g
Sodio / Sodium 0,006 g

 

Questo cece, rugoso e dalla colorazione che varia tra il nero, il marrone, il rossiccio e il grigio ricorda i colori dei lapilli vulcanici dell'Etna.

Il suo sapore è deciso pur rimanendo estremamente digeribile. Come tutti i ceci è ricco di proteine e sali minerali.  

 La sua storia è intrecciata con quella del cece nero liscio. Nella nostra ricerca di legumi antichi, quando abbiamo ricevuto i pochi chili disponibili del cece liscio ci siamo resi conto che in realtà avevamo ricevuto un miscuglio di ceci dove c'erano ceci lisci ma dove una gran parte era costituita da questo strano cece rugoso.

Il cece nero che si trova normalmente in commercio è infatti di colore omogeneo e molto spigoloso. Proviene dalla Puglia e viene coltivato in varie regioni. Questo cece rugoso, è rugoso, ha lineamenti meno aspri ed ha una colorazione molto varia.

Al pari del cece nero liscio non ci sono molte documentazioni storiche o scientifiche che possano farne risalire all'origine. si ritiene che faccia parte delle varietà esistenti, nel tempo dimenticate. Il nostro impegno nel proteggerlo e continuare a coltivarlo rimane però invariato.